Nota congiunta UIL FPL, UIL SCUOLA/RUA, UIL PA: risorse adeguate per i contratti e stop penalizzazione ai lavoratori pubblici
Più risorse per i rinnovi contrattuali e stop penalizzazione ai lavoratori pubblici
Venerdì 3 Marzo si è svolto il primo incontro tra i sindacati e il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. Al di là buona disposizione personale del Ministro, sui contenuti concreti il confronto non ha portato risultati. Siamo andati a Palazzo Vidoni per parlare di problemi urgenti e drammatici. Uno su tutti, l’impoverimento dei lavoratori a causa dell’inflazione a due cifre e del blocco dei salari.
Sappiamo che il problema riguarda l’intero mondo del lavoro. Ma per i dipendenti pubblici la situazione è più grave perché i finanziamenti per i rinnovi contrattuali dipendono dalle scelte del governo quando presenta la legge di bilancio. Se salta un anno, non c’è possibilità di rimediare in corso d’opera. Non è il mercato a decidere l’andamento dei salari nella P.A., ma la politica. Quindi, se l’inflazione viaggia costantemente sopra al 10% (quella reale è anche superiore) e nella legge di bilancio non sono previste risorse, il potere d’acquisto delle retribuzioni dei pubblici dipendenti è letteralmente falcidiato dallo stratosferico aumento del costo della vita.
Sempre più spesso ci giungono notizie di nostri colleghi che incontrano difficoltà a far quadrare i conti familiari. Perciò abbiamo detto al ministro che la situazione richiede azioni politiche concrete. Ma il ministro ha risposto picche su tutto trincerandosi dietro il solito ritornello: non ci sono soldi. Ma un ministro che non riesce a battersi per il proprio dicastero è un’anatra zoppa. Che ci sia o che non ci sia non fa alcuna differenza.
Tuttavia Zangrillo c’è. Ora, bisogna riconoscere che ha sempre avuto parole positive per i lavoratori pubblici. Ma se alle parole non seguono i fatti o ci prende in giro - ma non crediamo che sia così – oppure è stato insediato a Palazzo Vidoni perché non è un politico e finita la legislatura tornerà a fare il manager. In pratica decidono altri per lui.
Il nostro CCNL è scaduto da più di un anno, quando l’inflazione su base annua era calcolata al 3,9%. Perciò il sindacato ha bisogno di un interlocutore vero. Che per la gioia dei fotografi il ministro si cimenti con la realtà aumentata e il metaverso fa parte della politica-spettacolo ma noi chiediamo che si ritorni a parlare di livelli retributivi, di formazione, di precariato, di cambiare regole assurde come i ritardi sul TFR o la tassa sulle malattie. Questi oggi sono i temi che intendiamo mettere al centro del confronto politico con nostro il datore di lavoro.
Tra qualche settimana il governo presenterà il Documento di Economia e Finanza. Abbiamo chiesto al ministro l’impegno a far sì che quel documento contenga dei chiari segnali di inversione di tendenza. A cominciare dalla previsione di spesa relativa ai finanziamenti per i rinnovi contrattuali 2022-2024. Se il Ministro Zangrillo non è un’anatra zoppa ha l’occasione per dimostrarlo e spiccare il volo.
UIL-FPL, UIL-SCUOLA/RUA, UILPA